Il piano definitivo deve essere trasmesso alla Commissione europea entro la fine del 2019.

Il processo di preparazione del piano si articola in cinque fasi:

1. Preparazione e invio alla CE della proposta di piano

 

Questa fase si è già conclusa. Si tratta infatti del documento, già inviato alla CE a fine 2018, su cui viene avviata questa consultazione.


2. Svolgimento della consultazione pubblica sulla proposta di piano

 

La consultazione si svolge attraverso:

  1. canali istituzionali

  2. valutazione ambientale strategica

  3. gruppi tematici di esperti

  4. consultazione pubblica.

Vai alla sezione dedicata per la descrizione e per partecipare alla consultazione.


3. Svolgimento consultazione con gli Stati membri vicini

 

E’ una delle forme di consultazione previste dal regolamento governance, e ha lo scopo di favorire l’armonizzazione dei piani di ciascuno Stato, tenendo conto, in particolare, delle interdipendenze nel settore energetico. Ad esempio, l’Italia importa ogni anno circa il 12% dell’energia elettrica richiesta sulla rete (e, in alcune circostanze, esporta, sebbene in misura inferiore a quanto importa), prevalentemente dalle frontiere con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia: è quindi evidente il reciproco interesse a sapere come questo interscambio possa variare, in funzione dei rispettivi piani (per i paesi UE).

Questa consultazione dovrebbe essere facilitata dalla CE, che si è impegnata a rendere disponibili i testi in inglese delle proposte di piano di tutti gli Stati membri.

4. Valutazione della proposta di piano da parte della CE, con eventuale raccomandazioni allo Stato

 

E’ in corso la valutazione, a cura della CE, delle proposte di piano presentate dagli Stati membri. Entro il 30 giugno 2019, anche a seguito di confronti bilaterali tra la Commissione e ciascuno Stato (che potrà presentare gli esiti della consultazione sulla propria proposta), la stessa CE potrà formulare “raccomandazioni”, che possono riguardare in particolare:

  1. il livello di ambizione degli obiettivi nazionali ai fini del conseguimento degli obiettivi dell'Unione dell'energia, in particolare per le fonti rinnovabili l'efficienza energetica;

  2. l’adeguatezza delle misure proposte in relazione agli obiettivi nazionali;

  3. eventuali politiche e misure aggiuntive che possano essere necessarie;

  4. le interazioni e la coerenza tra le politiche e misure vigenti e quelle previste incluse nel piano nazionale integrato per l'energia e il clima nell'ambito di una singola dimensione e tra le diverse dimensioni dell'Unione dell'energia.

 

5. Invio alla CE del piano definitivo

 

La proposta di piano, emendata a seguito della consultazione e delle raccomandazioni della CE, viene inviata alla stessa CE entro la fine del 2019.

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